Biblioteca e Archivio
Liceo Toschi - Olio su tela copia della Venere di urbino di Tiziano a opera di Cletofonte Preti
Liceo Toschi - Art Bonus Depliant Liceo Toschi - Art Bonus Scheda

L'archivio dell'Istituto di Belle arti di Parma, poi Liceo artistico statale “Paolo Toschi” - 1877-1977

Nel 2017, in occasione del 150° anniversario di fondazione dell’Istituto di Belle arti, ora Liceo artistico “Paolo Toschi” (1877- 2017), si è provveduto a recuperare, ripristinare e dotare di un aggiornato catalogo (sia cartaceo che digitale) l’archivio storico del Liceo, che è divenuto cosi un ordinato strumento fondamentale per la conoscenza del mondo artistico parmense. La documentazione, che copre l’arco di un secolo, è a disposizione di ricercatori e studiosi.

Ora la dirigente del Liceo ha consentito un’apertura settimanale dell’archivio, che sarà consultabile il MARTEDI dalle ore 9:30 alle ore 12:00.

Per informazioni, contattare la referente, prof.ssa Daniela Dagli Alberi, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Liceo artistico Toschi, soggetto produttore e conservatore.

Denominazioni della scuola: Regio Istituto di Belle arti (1877 -1928); Regio Istituto d'arte (1928 - 1930); Regio Istituto statale d'arte (1930 – 1939); Regio Istituto statale d'arte “Paolo Toschi” (1939 - 1946); Istituto statale d'arte Paolo Toschi (1946 - 2010), ora Liceo artistico statale Paolo Toschi.

L’archivio storico è composto da 318 buste, 162 registri, 19 bollettari e 16 scatoloni.

L’archivio è sempre stato conservato presso l'Istituto, ad eccezione di un breve trasferimento, in seguito ai bombardamenti. Dal 1877 fino al 1914 l'archivio era ordinato per posizioni. Nel 1914, con l'introduzione del nuovo titolario, la documentazione fu oggetto di riordinamento da parte del segretario Luigi Iaricci, con l'aiuto del capo archivista del Ministero dell'istruzione, Pietro Taddei. Il lavoro fu interrotto nel 1916 quando il segretario Iaricci lasciò Parma; a partire già dal 1916 la documentazione fu organizzata per anno e, nonostante il nuovo titolario introdotto nel 1938, tale pratica continuò ininterrottamente. Tuttavia, solo per alcune categorie, furono create delle buste “tematiche” in cui si raccoglieva, verosimilmente, la documentazione per un facile accesso amministrativo.

Nel 2017 l’archivista Laura Bandini ne ha curato il riordino cercando di seguire il più possibile la fisionomia che l'archivio presentava al momento dell'inizio del lavoro. Nel riordino si è tenuto conto che alcune serie documentali sono aperte, come quelle degli allievi e del personale, ma, dovendo operare in questa fase di lavoro una cesura, ci si è fermati al 1977. Si segnala che i fascicoli annuali sono stati inventariati fino al 1950 e le cosiddette “buste per materia” contengono documentazione contabile e amministrativa fino al 1963.

Attualmente l'archivio si trova in un ambiente al piano interrato ed è conservato in armadi compatti e, in parte, in scaffalature. In fase di inventariazione si è proceduto alla segnatura e alla normalizzazione in buste della documentazione. La storia della documentazione è ben rispecchiata dall'archivio stesso, esso infatti è organizzato in due grandi classi, Amministrazione e Contabilità, in fascicoli annuali e in buste materie.

Cfr. "Le carte delle Arti. Il riordino dell’archivio dell’Istituto d’Arte Paolo Toschi", a cura di Laura Bandini e Daniela Dagli Alberi, Quaderni del Liceo n. 2, MUP editore, 2017